Psicobiotici: i soldati del Microbiota (4/4)

psicobiotici

PSICOBIOTICI

Psicobiotici: i soldati del Microbiota

L’Interazione Intestino-Cervello

Negli ultimi 15 anni sul grande tema del microbiota è emersa una sotto area specifica delle neuroscienze che si chiama PSICOBIOTICA: un nuovo modo di intendere il rapporto tra la mente e il corpo.

Esistono alcune specie batteriche che sono in grado di determinare il nostro comportamento psico-emotivo, la nostra personalità e più in generale, il nostro benessere psichico e fisico.

I batteri che colonizzano le nostre mucose intestinali instaurano comunicazioni dirette con il nostro cervello, nel senso che sono in grado di ricevere input dai neuroni cerebrali.

Può anche succedere che l’intestino stesso attraverso questa mole di popolazioni batteriche invii al cervello sostanze in grado di agire come neurotrasmettitori cerebrali che hanno origine dal tratto intestinale (serotonina, dopamina, cortisolo, acidi grassi a catena corta) e possono influenzare non solo il nostro benessere fisico e psichico, ma anche il livello dei nostri comportamenti (livelli di ansia e depressione, stress).

Una volta pensavamo che l’essere più o meno stressati, più ansiosi o più socievoli, fosse un fatto relegato all’interazione dei nostri geni, all’educazione ricevuta e all’ambiente dove ci siamo formati o anche all’esperienze vissute.

Oggi invece è ampiamente dimostrato che il comportamento e la personalità che ci contraddistinguono sono anche strettamente in relazione al tipo di batteri che ospitiamo nel nostro microbiota.

Per PSICOBIOTICI si intendono quei ceppi batterici sicuramente in grado di interagire direttamente con il nostro cervello fino a modificarne aspetti anche comportamentali.

I Batteri utili

Batteri utili: LACTOBACILLUS ACIDOPHILUS, BIFIDOBACTERIUM, BIFIDUM, LACTOBACILLUS HELVETICUS E RHAMNOSUS, BIFIDOBACTERIUM LONGUM E LACTOBACILLUS CASEI ceppo SHIROTA.

L’influenza esercitata dai nostri batteri endogeni non si limita ad intervenire in modo diretto solo sul nostro comportamento psico-emotivo, ma si attiva fino a influenzare le nostre preferenze nell’alimentazione corrente come la scelta di cibi grassi o dolci o nella propensione a bere alcolici.

Si aprono così interessanti prospettive relative al senso di sazietà, alla cura di stati di obesità e al suo legame con una particolare flora batterica intestinale.

Prendiamo ad esempio un fungo o lievito che ben si è adattato nella nostra flora batterica: la Candida Albicans.

Esso rappresenta un commensale saprofita che può rivelarsi un pericoloso patogeno, quando si instaura una importante disbiosi con crescita anomala del fungo stesso.

Poiché la candida si sviluppa e si nutre di carboidrati (zuccheri semplici), in particolare, nel caso di infezioni causata da questo fungo, esso stesso produrrà sostanze in grado di spingere l’organismo ospite al consumo di zuccheri, instaurando un vero e proprio circolo vizioso che porta ad un abuso di dolci.

La ricerca sui psicobiotici apre nuove prospettive per il trattamento didisturbi psicologici attraverso l’ottimizzazione del microbiota intestinale.

Studi clinici hanno dimostrato che ceppi specifici di batteri, come Lactobacillus rhamnosus, possono ridurre i sintomi di ansia e migliorare l’umore attraverso la produzione di neurotrasmettitori come il GABA.

Applicazioni Cliniche e Prospettive Future

In futuro, si prevede che la ricerca sui microbioti intestinali e sui loro derivati continuerà a crescere, portando a nuove scoperte e applicazioni terapeutiche.

L’ottimizzazione del microbiota intestinale attraverso prebiotici, probiotici, postbiotici e psicobiotici rappresenta una frontiera promettente nella medicina personalizzata, con il potenziale di migliorare significativamente la qualità della vita dei pazienti.

Conclusioni

In sintesi, prebiotici, probiotici, postbiotici e psicobiotici giocano un ruolo cruciale nella salute intestinale e generale. L’integrazione di queste sostanze nella dieta e nella pratica clinica offre benefici significativi, promuovendo i batteri intestinali buoni e migliorando la salute digestiva e mentale.

La ricerca continua in questo campo promette di rivoluzionare la gastroenterologia e la medicina interna, offrendo nuove soluzioni per il benessere umano.

Prof. Ercole De Masi

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