IL MALE DEL SECOLO….
NON E’ PIU’ IL CANCRO!
Un titolo così “provocatorio” e nello stesso tempo ”rivoluzionario” cosa vorrà dire?
Nel terzo millennio la lotta contro il CANCRO , pur non ancora vinta , è molto migliorata ed avanzata, grazie ai progressi della medicina , delle chemioterapie e delle altre moderne tecnologie (chirurgia, radioterapia ….).
Anche la medicina personalizzata in ambito oncologico ha raggiunto alti livelli di successo, permettendoci quindi di usare/osare una affermazione così forte!
Stiamo infatti assistendo a un profondo cambiamento nell’immaginario collettivo sul cancro.
Nel secolo scorso le possibilita’ di cura erano molto limitate ,
L’evoluzione infausta nella maggior parte dei casi e le parole ricorrenti ne erano un indicatore significativo: male incurabile, male del secolo , brutto male…
Negli ultimi 40-50 anni si sono verificati importanti fenomeni.
I grandi progressi scientifici hanno migliorato radicalmente la prognosi e la sopravvivenza a lungo termine , facendo diventare sempre piu’ spesso la malattia neoplastica ,” una malattia cronica “.
La parola GUARIGIONE
e’ diventata un obiettivo sempre piu’ realistico !
Sta emergendo , provenendo dalla psicologia , un contributo importante e del tutto nuovo :il concetto di resilienza, di crescita e di recupero totale post-traumatico.
La malattia può essere considerata come una medaglia a due facce : una e’ caratterizzata dall’esperienza dolorosa durante la fase iniziale di diagnosi e terapia , sempre drammatica , l’altra comprende gli aspetti “ positivi” conseguenti alla fase iniziale.
Il percorso della persona con cancro puo’ essere oggi immaginato come l’ingresso in un tunnel oscuro , che evoca “disperazione” ; tunnel alla fine del quale compare , sempre piu’ spesso , una luce di speranza e l’inizio di un nuovo percorso…
Nuovo meraviglioso percorso di guarigione definitiva , da un lato , ma nello stesso tempo, vista la cronicizzazione della malattia , di necessita’ di educazione alla convivenza e di prevenzione di “secondi tumori” dall’altro .
La parola PREVENZIONE
a tutt’ oggi , non gode dello stesso favore attribuito agli aspetti terapeutici dei tumori : per quanto riguarda l’intervento in fase precoce delle malattie , o l’ evitarne l’insorgenza ,sia dei primi , che dei secondi tumori , siamo ancora indietro…
Il successo sul male del secolo (cancro ) e’ stato e rimane soprattutto in ambito terapeutico , non altrettanto in ambito di diagnosi precoce e di prevenzione primaria e secondaria.
Siamo purtroppo vittime, consapevoli o inconsapevoli, colpevoli o innocenti , della “ RIVOLUZIONE NEGATA “ nel mondo della salute e della tanto promessa prevenzione .
Se si può quindi, con soddisfazione , affermare che il male del secolo non è più il cancro , dobbiamo ammettere che quest’ultimo ha lasciato il primato alle “ malattie del benessere “, ed in particolare alla sindrome metabolica , a sua volta denominatore comune delle principali cause di morte e delle patologie del XXI secolo.
Dalle malattie cardiovascolari alla malattia oncologica , dalla disfunzione erettile al diabete , dal sovrappeso all’obesita’…
La sindrome metabolica
è una situazione clinica ricca di rischi , molti dei quali drammatici , non facilmente reversibili , a volte intrattabili ….
Rischi che regrediscono pero’ con la regressione della sindrome metabolica stessa, attuandosi in tal modo una importante azione preventiva su un fronte molto ampio!
Tutto questo è possibile attuando , appena fatta la diagnosi , il piu’ precocemente possibile , un rigoroso cambiamento di stile di vita e di stile dietetico .
La diagnosi di sindrome metabolica
Per formulare la diagnosi di sindrome metabolica (SMET) è necessaria la presenza di almeno tre dei seguenti fattori :
-circonferenza addominale > 94 cm negli uomini e >80 cm nelle donne
-pressione arteriosa > 130/85 mm Hg
-trigliceridi >150 mg/dl
-colesterolo HDL < 40 mg/dl negli uomini e < 50 mg nelle donne
-glicemia a digiuno >100 mg/dl
A questi parametri “storici” della sindrome metabolica , se ne stanno aggiungendo altri , tra cui l’ipogonadismo e la sindrome delle apnee notturne OSAS.
L’incidenza e’ molto variabile , sia pur in crescita esponenziale!
Negli USA raggiuge livelli molto elevati : il 60% nelle donne tra 45 e 49 anni e il 45 % negli uomini tra 45 e 49 anni .
In Europa : negli adulti sopra i vent’anni è del 24% degli individui , mentre nei soggetti con piu’ di 50 anni e’ del 30% nei maschi e del 35% nelle donne .
Screening/diagnosi
Il programma di screening/diagnosi precoce- SMET consiste nel valutare clinicamente i pazienti di entrambi i sessi , di eta’ superiore ai 45 anni , offrendo gratuitamente le analisi di laboratorio di base , per formulare la diagnosi di SMET , e quindi , se positivi (presenza di almeno tre parametri ), includerli nello studio.
Una volta formulata la diagnosi , ai pazienti con SMET , verra’ valutato il quadro clinico nella sua complessita’ , con tutti gli approfondimenti necessari , indirizzandoli dai vari specialisti: cardiologo , diabetologo , uro- andrologo, neurologo , ginecologo, nutrizionista/dietologo, gastroenterologo , broncopneumologo….senza escludere approfondimenti strumentali o di laboratorio , per perfezionare e completare la diagnosi .
I pazienti non portatori di SMET , verranno indirizzati al medico curante, senza inserirli nello studio , .
Finita la valutazione dei vari specialisti , interpellati solo a seconda della sintomatologia presente e prevalente , vengono tirate le somme per un inquadramento conclusivo , comunicato al paziente da un lato , e dall’altro al medico di medicina generale , per proseguire il percorso .
L’obiettivo principale del progetto e’ in primo luogo informativo/educativo per medici di medicina generale, per pazienti e per le loro famiglie , avendo noi consapevolezza che molti medici , oltre ai molti pazienti ,non conoscono la SMET , le sue conseguenze , i suoi rischi , la sua reversibilita’ , pensando , in modo un po’ superato , solo e sempre al problema CANCRO, pur da non sottovalutare .
E’ pertanto da programmare una importante campagna educativo/informativa indirizzata alle persone in primo luogo , cosi’ da reclutarle per lo studio, con contemporaneo interessamento della classe medica locale .
Schema percorso SMET
1)opera generale di informazione e sensibilizzazione sul progetto
2)raccolta adesioni dei pazienti
3)prima visita medica , colloquio informativo, misurazioni, BMI,prescrizione tre analisi di base per arrivare alla diagnosi ( HDL, GLICEMIA , TRIGLICERIDI )
4)valutazione risultati analisi e , in caso di presenza di tre parametri positivi per SMET (su cinque) , inserimento nel programma di approfondimento
5)in base al quadro clinico e alle sintomatologie prevalenti EVENTUALE invio ad altro specialista ; per i casi di “complessita’ minore” valutazioni conclusive, senza consulenze ulteriori.
6) nei casi di complessita’ maggiore, valutazione conclusiva delle eventuali consulenze specialistiche , con terapia medica , dieta , consigli per il futuro , controlli…..
7)individuazione e segnalazione casi particolarmente complessi o bisognosi di stretto follow -up