
Il gastroenterologo olistico
La “nuova” Gastroenterologia e il gastroenterologo olistico: cosa intendo per “nuova”?
Il gastroenterologo olistico : “Nuova” gastroenterologia nel senso che, senza nulla togliere alla valutazione clinica, alla visita, all’endoscopia, alle nuove indagini diagnostiche vorrei mettere al primo posto la valutazione olistica del paziente.
Le interrelazioni con gli altri organi, apparati e patologie, (vedi i 3 cervelli – SNC, intestino e cuore …), il tutto in un rapporto medico-paziente fortemente basato sull’empatia.
Richiamando l’acronimo ESO (Empatia, Solidarietà, visione Olistica).
La salute è il risultato dell’armonia tra sistemi diversi-
Il nuovo approccio medico – paziente deve essere sempre di più e il più possibile olistico e deve avere una visione ampia.
Comunicano e funzionano in sinergia (vedi colon-colonna; postura-apparato digerente; cervello-intestino-cuore; malattie reumatiche-fibromialgia-artrite reumatoide patologie gastro-intestinali; malattie neurologiche-malattie neurodegenerative-demenze-Brain Fog, microbiota con asse intestino cervello).
Una gastroenterologia integrata in un’ottica preventivologica con educazione alimentare, correzione dello stile di vita, regolarizzazione dell’alvo, attività fisica, lotta al tabagismo, vita nella natura, nell’ambiente e nelle biodiversità.
L’approccio olistico nella visita gastroenterologica: un nuovo paradigma di cura
Negli ultimi anni, la medicina ha vissuto una significativa evoluzione, passando da un approccio focalizzato principalmente sul trattamento dei sintomi a un modello più integrato e olistico.
Questo cambiamento è particolarmente rilevante nel campo della gastroenterologia.
I disturbi gastrointestinali sono spesso influenzati non solo da fattori organici, ma anche da aspetti emotivi, psicologici e sociali.
Cos’è l’approccio olistico?
L’approccio olistico considera l’individuo nella sua totalità, tenendo conto delle interazioni tra corpo, mente e ambiente.
Nel contesto gastroenterologico, questo significa valutare non solo i sintomi fisici come il dolore addominale, il gonfiore o la diarrea, ma anche gli aspetti legati allo stile di vita, alla dieta, allo stress e alle emozioni.
Riconosco che sono termini un po’ inflazionati, ma potrebbero comunque essere, insieme alla parola “solidarietà” il filo rosso conduttore della medicina e della “nuova gastroenterologia”. Nel concetto di “nuovo” non sottovaluterei quello che oggi mi piace chiamare “bagno nel bosco”, “passoterapia”, “camminare”, “vivere la natura” …..
Proprio per indicare che la medicina/gastroenterologia, oggi, non può più essere solo visite, esami e farmaci.
L’importanza del colloquio approfondito
Un elemento cardine dell’approccio olistico è il colloquio medico-paziente.
Durante una visita gastroenterologica, il medico non si limita a raccogliere l’anamnesi tradizionale, ma esplora anche:
Le abitudini alimentari del paziente.
I livelli di stress e le emozioni prevalenti.
La qualità del sonno e dell’attività fisica.
La storia familiare e le dinamiche sociali.
Questo dialogo approfondito permette di individuare possibili fattori scatenanti o aggravanti che potrebbero non emergere con un approccio puramente sintomatico.
Diagnosi e trattamento personalizzati
Grazie a una visione più ampia, l’approccio olistico consente di formulare diagnosi più accurate e di sviluppare piani terapeutici personalizzati.
I benefici per il paziente
Adottare un approccio olistico nella visita gastroenterologica porta numerosi vantaggi:
Migliora l’aderenza terapeutica, poiché il paziente si sente compreso e coinvolto nel percorso di cura.
Riduce il rischio di recidive, grazie alla gestione dei fattori scatenanti.
Promuove il benessere generale, andando oltre il semplice controllo dei sintomi.
L’approccio olistico rappresenta un passo avanti nella gestione dei disturbi gastrointestinali, mettendo al centro il paziente come individuo unico e complesso. Grazie a una valutazione integrata e personalizzata, è possibile non solo alleviare i sintomi, ma anche migliorare la qualità di vita e prevenire complicanze future. In un mondo sempre più consapevole dell’importanza della salute integrata, questo modello di cura si pone come un punto di riferimento per una medicina più umana ed efficace.
E’ necessario un completamento con un’ottica preventivologica (seconda prevenzione) , con educazione alimentare, correzione dello stile di vita, movimento, aria pulita, guarda caso, con un bagno nella natura.
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Prof. Ercole De Masi